La notizia è di questa mattina: Google ha deciso di abbandonare il suo servizio per leggere i feed RSS: Google Reader.
Sono sgomento perché nonostante abbia provato diversi RSS reader, mi sono sempre trovato molto bene con quello di Google dal quale avevo pieno controllo dei blog che seguivo, avevo una mia organizzazione a cartelle tematiche e poi avevo la possibilità di condividere sui social direttamente da lì. So che ci sono altri reader che possono fare queste semplici operazioni, ma sapete anche voi che quando uno si abitua a un sistema di questo tipo, dover passare a un altro e migrare tutto diventa un’operazione noiosa e si cerca di rimandare sempre.
Google annuncia che la causa principale è dovuta al calo di utenti e alla scelta di concentrare forze ed energie allo sviluppo di meno servizi e prodotti. Ma cosa sarà davvero così?
Cercando di capire la scelta di Google, semplicemente si può immaginare che con l’avvento dei social network ormai non c’è più bisogno degli RSS, così ostici per il grande pubblico e macchinosi ancora per molti. Ne discutevo qualche giorno fa sostenendo che per me i feed RSS sono ancora validi e utili mentre il mio interlocutore mi assicurava che ormai con Facebook e compagni, seguiva i post dei propri siti e blog preferiti senza aprire più Google Reader.
La scelta secondo Francesco Nidito, mio amico, compagno di università oltre che ricercatore e software engineer prima ad Ask e poi Bing, va oltre il fallimento dei feed sugli utenti:
La maggior parte dei siti che fanno uso di RSS, non forniscono l’intero contenuto dei post via RSS ma sono un abstract in modo da attirare gli utenti sul sito in quanto gli RSS – normalmente – non contengono pubblicità e quindi non sono monetizzabili. Una delle funzionalità di Google Reader era quella di espandere il documento con quello reale. Non sempre possibile per problemi legati a robots.txt, referal url o monetizazione stessa sulla pagine di Google che avrebbe fatto scatenare l’ira dei possessori dell’articolo che sperano di monetizzare le loro pagine e non Google :¬)
Quindi Google Reader viene dismesso ma Google+ resta lì anche se è dubbia la reale diffusione. Del resto Google Reader e Google+ sono tra loro concorrenti e sicuramente l’azienda vuole dare maggiore importanza al nuovo e quindi all’approccio social del web. Prendiamone atto e facciamocene una ragione.
In sostanza la scelta è legata al mero denaro e al fatto che con i feed RSS non si possa monetizzare o si fa veramente fatica a farlo.