Leggiamo spesso che i social network stanno sotterrando altri strumenti di comunicazione, come l’email ma questa affermazione credo sia proprio una grande balla. La posta elettronica resta infatti il principale strumento di lavoro per lo scambio di informazioni importanti in ambito professionale. Gli altri strumenti social e app di messaggeria istantanea aiutano a mantenere rapporti personali e sviluppare le pubbliche relazioni online, ma non andranno a sostituire l’email.
La posta elettronica è lo strumento ideale per comunicare con i nostri clienti, per scambiare informazioni, per mantenerci in contatto con loro. Quindi perché non sfruttare questo mezzo di comunicazione per inviare periodicamente dei contenuti interessanti? Così facendo possiamo rafforzare il nostro brand, fornire un servizio utile ai clienti già acquisiti o potenziali tali, incrementare la fiducia ma anche affermare la nostra competenza nel nostro settore professionale.
Lo strumento che fa per noi è la Newsletter. Una buona campagna di email marketing non solo può far aumentare le probabilità di conversione verso un nostro obiettivo ma può anche trasformare le azioni degli utenti in una monetizzazione reale. Attenzione, la newsletter non deve essere intesa esclusivamente come mezzo di segnalazioni pubblicitarie ma deve in realtà instaurare un rapporto reale con chi la riceverà in modo da diventare un punto di riferimento dove ricercare contenuti di valore e di qualità.
Una newsletter non deve essere un comunicato stampa, troppo spesso impersonale e un po’ piatto. I contenuti dell’email devono essere ottimizzati per l’utente che la riceverà, dovranno essere attraenti, presentati bene, invitare alla lettura. Ad esempio un’infografica è un modo creativo e simpatico per presentare graficamente le stesse informazioni di una ricerca o un banale comunicato al fine di informare e incuriosire.
Qualche consiglio pratico e veloce per strutturare al meglio una newsletter:
Periodicità
È fondamentale fissare un calendario editoriale andando a specificare quanti invii vogliamo fare a settimana o al mese. La costanza premia ma è bene non abusare della pazienza di chi leggerà la mail. Una mail al giorno può risultare fastidiosa come SPAM e potrebbe portare il lettore a cancellare l’iscrizione alla newsletter. Quindi meglio scrivere e inviare 2/3 email a settimana se abbiamo molti contenuti.
Costanza e regolarità: meglio 1 email a settimana o al mese piuttosto che 5 newsletter la prima settimana, 3 la seconda, 1 la terza e niente più.
Lunghezza del messaggio
Vi è mai capitato di aprire un’email e vedere un “muro di parole”? Pochi spazi, nessuna formattazione del testo, solo tante tante tante parole una di seguito all’altro. Ecco, avete letto quella mail? Solo se è importante vero? E se l’avete letta con che spirito lo avete fatto? Contro voglia. Bene, quel muro di parole va evitato in una newsletter: è pericolosissimo.
Mai dilungarsi troppo in una newsletter anche se abbiamo molte cose da dire. È vero che non esistono limiti di spazio in una email ma è consigliabile essere sempre brevi, concisi e concreti. Utilizzare paragrafi brevi, intervallati da spazi ed inserire gli approfondimenti attraverso collegamenti a pagine web del sito o del blog.
Il testo deve inoltre essere interessante e incuriosire il lettore con quelle che sono le novità, le notizie e le citazioni che possano trasmettere i valori del brand.
Non dimenticare infine di inserire i contatti social e quelli tradizionali: profili Facebook, Twitter e colleghi ma anche indirizzo email, riferimenti telefonici e, perché no, anche il classico indirizzo con numero civico. Qualcuno potrebbe presentarsi in azienda per chiedere informazioni.
Call to action
Potremmo parlare molto di cosa è e cosa serve una call to action nel web e all’interno di una newsletter ma cercherò di limitarmi a dire che questa tecnica servirà ad invitare i lettori a compiere un’azione a seconda di quali sono gli obiettivi della campagna di email marketing.
Se volete far leggere un contenuto sul vostro blog, potete inserire un breve tratto di testo e poi inserire un “Leggi di più sul sito” oppure un “Continua la lettura”. Queste formule possono convincere a compiere un’azione. “Scopri ora…” è un altro modo comune che ritroviamo in molte newsletter o landing page.
In rete si possono trovare molte guide e tecniche per la formulazione di una buona call to action come usare al massimo 150 caratteri, iniziare la frase con un verbo ed includere numeri e avverbi temporali.
Le parole sono importanti
Inutile sottolineare l’importanza del testo della newsletter. Scegliere le parole giuste, poche ma efficaci per ottenere il massimo e la buona riuscita della campagna. Esistono parole chiave che funzionano e piacciono molto: “gratis”, “aumenta”, “scopri” e “prova” ne sono esempi.
Definire lo stile di comunicazione per ogni contenuto usando un linguaggio semplice e un tono colloquiale ma preciso, senza aver paura di mettere in chiaro le proprie idee.
Il contenuto deve essere infine corretto, ben costruito grammaticalmente, facendo molta, moltissima attenzione all’ortografia e agli errori sintattici.
Per concludere ti segnalo i preziosi consigli di Cinzia Di Martino per una strategia di email marketing vincente.