Oggi ospito un post per affrontare un argomento importante per chi sceglie di fare business online a livello professionale e si scontra con le leve del web marketing: le landing page.
Quando si parla di landing page solitamente si genera non poca confusione rispetto alla sua definizione. Se provate a chiedere a 10 persone che cos’è una landing page, molto probabilmente otterrete una risposta diversa da ognuna di loro. Per questo, prima di cominciare a parlare di quali siano le caratteristiche che deve rispettare per essere efficace, sarà necessario spendere due parole riguardo alla sua definizione.
Che cos’è una landing page e qual è la sua funzione?
Queste pagine si chiamano letteralmente “pagine di atterraggio”. Sono pagine create ad hoc, sulle quali l’utente viene indirizzato (in genere dopo aver cliccato su un link o una pubblicità specifica) e sono ottimizzate per poter raggiungere specifici obiettivi.
Potenzialmente qualsiasi pagina può essere una landing page. Per esempio, la home page di un sito può essere una pagina di atterraggio (gratuita), poiché l’utente ci cliccherà dopo aver svolto una ricerca organica su un motore di ricerca.
Più frequentemente, le landing page sono utilizzate in campagne di marketing mirate (a pagamento), durante le quali l’obiettivo specifico è quello di convertire.
Adesso, immaginiamo che un utente, navigando sul web, clicchi su un link e si apra la landing page del tuo sito. Essendo la prima occasione per farti conoscere o per far conoscere la tua azienda, la landing page è fondamentale e va curata nel minimo dettaglio per fare una buona impressione, ma soprattutto per generare un alto tasso di conversione.
1. Ottimizzazione SEO per titolo, url e meta description
Nel caso di ricerche organiche ottenute da un motore di ricerca, aver ottimizzato il titolo, la url e la meta description (informazioni che appaiono sotto il titolo, nei risultati di ricerca) si rendono azioni necessarie per far sì che la tua landing page raggiunga le prime posizioni della serp e sia maggiormente visibile e cliccabile dagli utenti.
L’aumento esponenziale dei contenuti presenti online ha portato i motori di ricerca a fare analisi più selettive e attente circa i contenuti che poi verranno restituiti, quindi la scelta della o delle parole chiave si rivela cruciale per ottenere maggiore visibilità.
2. Crea titoli efficaci
Il titolo è il re indiscusso di tutto l’annuncio, in media viene letto 5 volte di più rispetto al resto del testo, è ciò che attira l’attenzione e fa sì che l’utente continui la lettura.
Come scrive David Ogilvy, copywriter e autore del libro Confessioni di un pubblicitario: “Una volta scritta la headline, avrete speso 80 centesimi del dollaro di cui disponete. Se non riuscite a fare un’efficace azione di vendita già dall’headline, avrete buttato dalla finestra l’80% dei soldi del vostro cliente”.
Dunque, sarà necessario che, fin dal titolo, sia chiaro l’intento della pagina e ciò si offre al lettore, al fine di invogliare l’utente a raggiungere l’obiettivo prefissato (es: compilare un form, inserire il proprio indirizzo mail…).
3. Stabilisci una coerenza tra l’annuncio e il contenuto della landing page
L’obiettivo del tuo link o banner pubblicitario sarà quello di attirare l’attenzione dell’utente e di far sì che questo clicchi sull’annuncio. Affinché non abbandoni la pagina di destinazione, il lettore deve capire immediatamente di essere stato indirizzato nel posto giusto e il linguaggio utilizzato deve essere lo stesso. L’incoerenza genera confusione e allontana il potenziale cliente dalla conversione.
4. Il sottotitolo deve sintetizzare la vostra offerta
Fin dalle prime righe della pagina, il lettore dovrebbe aver ben chiara quale sia la vostra offerta.
Una landing page ottimizzata dovrà avere un titolo che attiri immediatamente l’attenzione del lettore e un sottotitolo che spieghi in maniera sintetica l’offerta, spingendo l’utente alla conversione.
5. Raccogli le informazioni necessarie per raggiungere il tuo obiettivo
Quando un lettore atterra su una landing page, si potrà trovare di fronte ai form più disparati: ci sono pagine di destinazione che chiedono una lunga lista di informazioni, mentre altre che semplicemente chiedono un nome e un indirizzo mail.
La quantità di informazioni richieste dipenderà dal tipo di offerta. Ad esempio, se si tratta di un’offerta finanziaria saranno necessarie informazioni più dettagliate, mentre nel caso si stia offrendo un eBook gratuito possono bastare un nome e un indirizzo di posta elettronica.
L’importante è assicurarsi che si stiano raccogliendo le informazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo della nostra landing page.
6. Utilizza lo stesso look & feel in tutti gli elementi della campagna
Look & feel è l’unione coerente di tutti gli elementi, che in armonia influenzano il modo in cui l’utente percepisce un sito.
In questo senso, anche il bottone di invio del form deve corrispondere al look & feel della pagina di atterraggio.
Gli utenti sono sempre più attenti e l’utilizzo di pulsanti generici, comuni a molti siti web, danno un’idea di bassa qualità, oltreché di pagina ingannevole.
La personalizzazione è l’aspetto vincente di una buona strategia.
7. Inserisci un’immagine coerente con la tua offerta
Le pagine di atterraggio di maggior successo usano immagini che danno al lettore un’idea di quello che può aspettarsi e vanno, quindi, a completare l’offerta stessa.
Ad esempio, nel caso in cui l’offerta sia un eBook gratuito, bisognerà assicurarsi di inserire un’immagine ad alta qualità del prodotto reale.
L’importante è evitare l’utilizzo di immagini non attinenti, che non riflettono quello che l’utente sta per ricevere.
8. Fai la prova dei 5 secondi
Per capire se una landing page è efficace, può essere utile fare la prova dei 5 secondi: se, dopo che osserviamo la pagina per questo periodo di tempo, non riusciamo ancora a capire di cosa tratti, quale sia l’offerta e come ottenerla, allora ci sarà bisogno di apportare delle modifiche. Continueremo così, finché la pagina non passerà il test dei 5 secondi.
9. Elimina gli elementi di distrazione: menù di navigazione
Un menù di navigazione facilmente fruibile è in generale buona norma per navigare efficacemente su un sito, ma le cose cambiano se pensiamo a una pagina di atterraggio.
Come già detto in precedenza, le landing page hanno degli obiettivi specifici da raggiungere e tutto ciò che non è necessario al loro interno o che può generare distrazione va eliminato, in modo da non allontanare l’utente dall’azione di conversione.
10. La landing page deve essere responsive
L’obiettivo di una landing page è quello di generare contatti, conversioni e vendite, indipendentemente dal tipo di dispositivo che il lettore sta usando.
In virtù del recente aumento dell’utilizzo e delle visualizzazioni da mobile, è necessario che i siti siano ottimizzati nella grafica e nei contenuti anche per questi dispositivi, che diventino in una parola: responsive.
Se il tuo sito sarà facile da navigare su tutte le piattaforme, sarai in grado di aumentare notevolmente il tasso di conversione.
11. Ringraziamenti
Ultimo passaggio è quello dei ringraziamenti. Dopo che il lettore ha effettuato la conversione compilando lo specifico form, può essere una buona azione di marketing rimandarlo a una pagina di ringraziamento, che, non solo ha lo scopo di ringraziare il lettore per la sua scelta, ma anche di fornire ulteriori informazioni.
Concludiamo il post con un’infografica che mostra l’anatomia della perfetta landing page.
Voi aggiungereste altro?